Caio Mario, noto anche come Gaius Marius, è stato un politico e generale romano del I secolo a.C. È considerato uno dei più importanti e influenti uomini dello Stato romano durante la tarda Repubblica.
Nato nel 157 a.C. a Cere, nell'odierna Italia, Marius iniziò la sua carriera militare come soldato semplice, scalando poi i ranghi fino a diventare un generale di successo. È noto soprattutto per le riforme militari che ha introdotto, tra cui l'abolizione della proprietà terriera come requisito per il reclutamento nell'esercito romano, consentendo così l'arruolamento di cittadini poveri. Questa riforma gli valse il sostegno popolare e l'appoggio dei plebei.
Durante la sua carriera militare, Marius combatté contro le tribù germaniche nella guerra contro Cimbri e Teutoni, ottenendo importanti vittorie e guadagnandosi una reputazione di abile comandante. Ricoprì inoltre numerose volte il ruolo di console, l'incarico più alto nella Repubblica romana.
Tuttavia, la sua ascesa al potere non fu priva di controversie. Marius svolse un ruolo significativo negli scontri politici di Roma e si scontrò spesso con il suo avversario Lucio Cornelio Silla. I due si alternarono al potere durante la cosiddetta "Guerra civile", con Marius che cercò di consolidare la sua posizione politica e militare.
Morì nel 86 a.C., mentre Roma era ancora coinvolta in una guerra civile. Nonostante le sue controversie, Caio Mario viene ricordato come un generale coraggioso e un riformatore innovativo, il cui impatto sulla storia romana è ancora evidente.
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